Riparazioni Piccola idraulica

Quante volte ci è capitato di vedere l’acqua defluire sempre più lentamente e con difficoltà dallo scarico del lavandino o ancora peggio intasarsi del tutto? E’ allora che, in balia del panico, cerchiamo di fare mente locale sui vari rimedi “fai-da-te” che ci permettano di risolvere velocemente la situazione e sturare l’ingorgo che si è creato.

Sperando di essere d’aiuto, riepiloghiamo qui i 3 consigli dei nostri professionisti, utili a capire se il lavandino è stappabile anche senza l’intervento di trituratori e pompe. Si tratta di rimedi naturali, economici e, soprattutto, ecologici e non nocivi per l’ambiente e la nostra salute come bicarbonato, aceto, acqua calda che, se uniti a un valido sturalavandini, possono dimostrarsi dei validi alleati per il lavello otturato.

Il primo metodo davvero semplice e diffuso che vi suggeriamo per disostruire i tubi intasati è l’utilizzo di sale e bicarbonato di sodio. Basterà versare negli scarichi quattro cucchiai di sale grosso e subito dopo quattro cucchiai di bicarbonato di sodio, versando successivamente dell’acqua portata quasi a bollore in precedenza. E’ importante che sale grosso e bicarbonato di sodio siano presenti in uguale quantità e che l’acqua sia davvero calda. L’operazione è ripetibile più volte nel tempo anche a scopo preventivo.

Altro rimedio casalingo di facile attivazione per sturare il vostro lavandino è l’utilizzo della Coca Cola, spesso presente in casa. In questo caso il mix consiste in due bicchieri di coca cola, una tazza di sale grosso, una tazza di bicarbonato. Versare in una bottiglia prima il sale, poi il bicarbonato ed infine la Coca Cola ed agitare, una volta chiusa la bottiglia, finché al suo interno si creerà una reazione chimica potentissima in grado di agire sull’otturazione.

Una valida soluzione per sbloccare scarichi otturati è poi l’azione combinata di mezzo bicchiere di bicarbonato unito ad un bicchiere di aceto. Anche in questo caso l’azione sarà rafforzata versando nello scarico due bicchieri di acqua bollente e con l’intervento dello sturalavandini. Nel caso in cui lo scarico continui ad essere otturato si può ripetere l’operazione ancora una volta.

In tutti questi casi è bene sapere che l’ostruzione è alle tubazioni di scarico, che vanno distinte da quelle di carico. Se l’ingorgo è nel lavello della cucina, i principali responsabili dell’ostruzione sono generalmente i residui di cibo miscelati a olio e liquido per lavare le stoviglie. L’insieme di queste particelle residue crea nel tempo una massa che si solidifica, creando l’otturazione. Stessa cosa avviene al lavandino del bagno, dove però la responsabilità e principalmente da dare a peli, capelli e detergenti per la persona.

Consigliamo sempre ai nostri clienti che ci contattano per queste problematiche, di rivolgersi con fiducia ai nostri professionisti, che vaglieranno tutte le soluzioni, sapendo esattamente cosa fare e dove intervenire.

Piccola Idraulica – Come sistemare piccoli guasti

Almeno una volta nella vita a tutti è capitato di dover porre rimedio velocemente a piccoli guasti nel proprio bagno, dal rubinetto che chiude male e continua a gocciolare allo scarico del lavandino che perde fino alla vaschetta di scarico del WC che non si riempie più.

Spesso anche l’attesa di un professionista idraulico può essere problematica, specie se si avverte un rumore di perdita d’acqua di cui non si conosce l’origine o se il guasto si verifica nei giorni festivi. In tutti questi casi tre sono le cose fondamentali: non farsi prendere dal panico, rivolgersi ad un professionista che effettui subito un pronto intervento, attivare tutte le procedure possibili per limitare il potenziale danno.

Per esempio, spesso non si pensa che molti bagni di recente ristrutturazione hanno un rubinetto per chiudere localmente l’acqua in tutto il bagno o in alcune specifiche zone. Questo accorgimento sarà sicuramente utile per attendere senza rischi di danni ulteriori l’intervento di un esperto. Ricordiamo inoltre che è importantissimo effettuare operazioni di manutenzione preventiva, volte a limitare l’effetto del calcare nel tempo. Le guarnizioni di tutta la rubinetteria del bagno andrebbero sostituite al massimo ogni 2 anni, onde evitare che i residui di calcare arrivino a corroderle intaccando l’acciaio dei rubinetti e causandone così la rottura. La pulizia dalle tracce di calcare è molto importante anche per evitare spiacevoli rotture della cassetta del vaso igienico. E’ sufficiente accedere alla parte superiore della cassetta, smontandola, per verificare, oltre al corretto funzionamento del meccanismo del galleggiante con l’acqua in entrata e in uscita, anche per pulire la guarnizione dai piccoli residui di calcare e assicurare il corretto funzionamento della vasca. La stessa operazione è efficace nel caso in cui si registrino piccole perdite dalla cassetta e il galleggiante sporco resti bloccato (in questo caso manualmente, smontando parte delle componenti interne, si riuscirà a riagganciarlo).

Sempre dalla presenza di sporco e detriti potrebbe rompersi il deviatore della doccia o della vasca da bagno. Per riparare il deviatore occorre innanzitutto capire la natura del problema e per questo conviene estrarlo, sempre con delicatezza, e procedere alla detersione del pezzo.

In tutti questi casi a volte può rendersi però necessaria una riparazione professionale, attraverso la sostituzione del prodotto guasto e ormai deteriorato con pezzi di ricambio corretti. Per questo occorre rivolgersi ad un professionista di fiducia, che, in base al sopralluogo e all’analisi del problema, definisca in modo chiaro il preventivo per l’idraulica del bagno, seguendovi in tutti i passaggi cruciali per ripristinare il corretto funzionamento di docce, lavandini, wc e vasche da bagno. Questo eviterà di creare un danno ulteriore derivante da un intervento parziale o casalingo.

Piccola Idraulica – Cosa fare in caso il lavandino della cucina sia intasato?

Vi è mai successo di pulire i piatti dopo cena ed accorgervi che il lavandino della cucina è intasato e si sta riempendo sempre di più invece che svuotarsi? È proprio quel momento in cui vorresti solo andare a letto e goderti il resto della serata, ma invece l’acqua continua a riempire il lavandino, o lo scarico non funziona correttamente e devi trovare una soluzione il prima possibile.

In questi casi, abbiamo un paio di suggerimenti che potrebbero aiutarvi ad evitare queste circostanze spiacevoli, a mantenere uno scarico della cucina pulito ed un lavandino funzionante.

Il primo consiglio che possiamo dare è di fare uso di questi materiali che ognuno di noi molto probabilmente ha all’interno della propria casa: bicarbonato di sodio e aceto. Il procedimento è molto semplice da seguire, tutto ciò che bisogna fare è: versare mezza tazza di bicarbonato all’interno del sifone nel lavabo. Una volta fatto, versate una tazza calda di aceto e dovrete attendere che si formi una coperta formata da schiuma.  Dopo qualche minuto, potrete sbloccare il lavandino dando una sciacquata con un forte getto d’acqua calda, se possibile.  Una volta pulito il lavandino, avrete modo di provarlo e vedrete che sarà tornato come nuovo.

Nel caso invece in cui ci sia una perdita d’acqua dalla cucina, prima di chiamare dei professionisti è importante non farsi prendere dal panico e cercare di minimizzare il danno. Come prima cosa consigliamo di cercare la valvola apposita e chiudere l’acqua della casa.  Dopodiché consigliamo di procurarsi: una guaina in gomma, delle fascette, un manicotto con viti e un nastro adesivo resistente per riparazioni di tubature.

Per riparare il guasto, bisogna avvolgere la parte danneggiata con una guaina di gomma, e stringerla il più forte possibile con delle fascette, così da poter evitare altre uscite d’acqua improvvise. Alternativamente, si possono utilizzare dei manicotti corredati da viti che devono venire piazzati attorno all’area di perdita, stringendole in base alle dimensioni della rottura. 

Nella terza ipotesi, in caso il lavello fosse otturato ed in condizioni molto gravi, il nostro consiglio è quello di procurarsi della soda caustica, ma prima di poterla utilizzare è necessario prendere delle precauzioni, data la sua aggressività sulla pelle. Per prima cosa bisogna avere accesso a dei guanti per le mani (anche da cucina vanno bene), a degli occhiali e infine ad una mascherina. Una volta pronti, consigliamo di versare tre cucchiai di soda caustica all’interno dello scarico otturato. Dopodiché, potrete versare un litro di acqua bollente sempre nello scarico e lasciare agire i due liquidi per circa trenta minuti. Grazie a  questo metodo potrete sbloccare il lavandino e riprendere ad utilizzarlo ina maniera naturale.

Nonostante queste faccende spesso possano essere risolte manualmente, consigliamo sempre ai nostri clienti di rivolgersi a noi, che ci occuperemo di mandare i nostri professionisti ad effettuare operazioni di riparazioni e di manutenzioni con estrema precisione.